Sono sei i collegi elettorali nei quali la Sardegna è stata suddivisa per il rinnovo della Camera dei deputati. Diventano invece tre, sotto forma di accorpamento, per il Senato della Repubblica. Una decisione frutto anche della nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, che ha reintrodotto il sistema maggioritario, ma solo per l’elezione di un terzo dei senatori e dei deputati.
Si comincia con il Sardegna 1, un grande collegio, ma solo per numero di abitanti, che raggruppa la parte più consistente, ma solo per numero di abitanti, della diocesi. Pertanto è dentro il capoluogo, insieme ai comuni di Burcei, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius. Il resto del territorio diocesano risulta diviso tra il collegio 3, quello del Sulcis, che raggruppa parte del Campidano e del Parteolla, il collegio 4, quello di Oristano, che raggruppa invece le zone della Marmilla, del Gerrei, della Trexenta e si estende fino al Sarrabus e il collegio 2, Nuoro e Ogliastra, dove sono inseriti i comuni del Sarcidano. Partendo da quest’ultima ripartizione elettorale, troviamo i comuni di Nurri, Orroli, Serri e Villanova Tulo, i cui abitanti potranno votare coloro che si sono candidati nel collegio Nuoro e Ogliastra.
Nel collegio di Oristano troviamo invece i comuni di Ballao, Barrali, Castiadas, Donori, Furtei, Gesico, Goni, Guasila, Mandas, Muravera, Ortacesus, Pimentel, Samassi, Samatzai, San Basilio, San Nicolò Gerrei, San Vito, Sant’Andrea Frius, Segariu, Selegas, Senorbì, Serramanna, Serrenti, Silius, Siurgus Donigala, Suelli, Vallermosa, Villamar e Villasalto. I restanti comuni della diocesi sono invece confluiti nel collegio del Sulcis del quale fanno parte Assemini, Capoterra, Decimomannu, Dolianova, Domus De Maria, Elmas, Monastir, Nuraminis, Pula, San Sperate, Sarroch, Selargius, Serdiana, Sestu, Settimo San Pietro, Siliqua, Soleminis, Ussana, Uta, Villa San Pietro e Villasor.
Se da un lato è comprensibile avere collegi omogenei per numero di abitanti, dall’altro sfugge una divisione così poco omogenea del territorio, considerato che l’impianto parzialmente maggioritario della legge elettorale vorrebbe il candidato eletto rappresentativo di una porzione della nostra regione.
Per quanto riguarda il Senato, il territorio diocesano risulta diviso in collegio Sud, che raggruppa Cagliari e Sulcis, e in collegio Centro, dove confluiscono Nuoro-Ogliastra e Oristano. Ma questo vale solo per la parte uninominale, perché il collegio al Senato è invece unico nella parte legata al plurinominale, vale a dire la quota proporzionale che pesa per i due terzi rispetto al totale complessivo dei deputati e dei senatori che saranno eletti domenica 4 marzo.
Andrea Pala
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